Comfort, salute e spesa cercano un equilibrio.
Per anni la “soglia giusta” è stata trattata come un totem. Oggi la conversazione cambia: più che un numero fisso, conta una fascia di comfort che tenga insieme benessere, costi e case meglio isolate. Gli esperti, in questo dicembre 2025, spostano l’attenzione su intervalli pratici e su come vivere davvero gli ambienti.
La fine dei 19 gradi: ecco la nuova fascia di comfort
La vecchia regola dei 19 gradi è stata utile per semplificare. Non descrive più le abitudini reali, né le esigenze di salute. Studi recenti in Europa e nel Regno Unito convergono su una fascia più calda per le zone giorno: tra 20 e 21 °C nelle ore attive. Nelle camere da letto la musica cambia: dormire meglio significa stare più freschi, intorno a 17–19 °C.
I servizi sanitari pubblici raccomandano di non scendere sotto 18 °C nelle stanze occupate, soprattutto con anziani, bambini piccoli o persone fragili. Temperature troppo basse aumentano condensa, umidità e muffe, con ricadute su vie respiratorie e cuore. La fascia 20–21 °C in soggiorno limita questi rischi e resta gestibile se l’involucro è decente.
La guida pratica prende forma: 20–21 °C nelle aree di vita, 17–19 °C per dormire, mai sotto 16–17 °C nell’intero alloggio.
Cosa succede davvero nelle case
Quando le persone scelgono liberamente, raramente si fermano a 19 °C. I rilievi domestici mostrano soggiorni intorno a 20,5–21,5 °C nei giorni freddi. Piccoli gesti alzano il dato senza che ce ne si accorga: radiatori accesi prima, stufette “per un attimo”, termostati lasciati un’ora in più. Il risultato è un comfort percepito migliore, ma anche consumi che vanno capiti e tenuti sotto controllo.
La stabilità paga. I professionisti preferiscono profili moderati e costanti a imprese “eroiche” per una settimana seguite da maratone con termoventilatori. Meno picchi, meno sprechi, meno stress.
Come applicare le nuove temperature a casa
Usa la fascia come cornice, non come dogma. Parti da 20 °C in soggiorno per alcuni giorni. Se da seduto senti ancora freddo, alza di mezzo grado e attendi. Evita salti di due gradi in una sera. Nel letto sperimenta: molti dormono meglio a 18 °C con un buon piumone che a 22 °C scoperti.
- Soggiorno: punta a 20–21 °C nelle ore diurne, meno se ti muovi molto.
- Camere: 17–19 °C, lascia che siano le coperte a completare il comfort.
- Minimo domestico: non scendere sotto 16–17 °C per limitare condensa e muffe.
- Notte e assenza: riduzione leggera, senza raffreddare a fondo l’alloggio.
- Valvole termostatiche: dai a ogni stanza il suo profilo, tagliando gli sprechi.
- Arieggi brevi: 3–5 minuti a finestre spalancate per abbassare l’umidità.
La zonizzazione è il moltiplicatore silenzioso: scalda bene dove vivi, mantieni tiepide le stanze poco usate.
Zonizzazione con numeri alla mano
Un appartamento tipo può tenere il soggiorno a 20,5 °C, il corridoio a 18 °C e le camere a 18,5 °C con valvole smart. L’esperienza di famiglie che hanno misurato per un inverno mostra due effetti: percezione di calore migliore e bolletta ridotta di circa il 12% rispetto a una impostazione unica intorno a 19,5 °C. Merito dei radiatori che non spingono invano lì dove non si sosta.
| Ambiente | Fascia consigliata | Motivo | Impatto sui costi |
|---|---|---|---|
| Soggiorno e studio | 20–21 °C di giorno | Comfort stabile, meno condensa sulle pareti fredde | Controllo fine col termostato, evita sovra-riscaldare |
| Camere da letto | 17–19 °C | Sonnno più profondo e aria meno secca | Ore di funzionamento inferiori |
| Intero alloggio | Non sotto 16–17 °C | Riduce rischio muffa e umidità persistente | Meno energia per riportare in temperatura |
| Durante assenze | Leggera riduzione | Rientro confortevole senza shock termico | Risparmio senza sprechi di riavvio |
La dimensione emotiva del riscaldamento
Il calore domestico parla di controllo, sicurezza e intimità. Quel clic della caldaia può dare sollievo o sensi di colpa se la bolletta pesa. Chi vive in famiglia media preferenze: stanza del neonato più calda, studio più fresco, casa del genitore anziano con una soglia diversa. La nuova linea degli esperti — fascia flessibile nel soggiorno e camere più fresche — accoglie questa realtà quotidiana.
Il numero sul termostato non misura la virtù: l’obiettivo è una casa sana, asciutta ed efficiente.
Piccoli segnali per tarare il comfort
- Due maglioni sul divano? Aumenta di 0,5 °C per tre giorni e riascoltati.
- Vetri appannati ogni sera? Abbassa di 0,5 °C e arieggia 5 minuti.
- Tieni l’umidità tra 40 e 60% con un igrometro economico.
- Annota letture del contatore per 7 giorni e collega sensazioni e kWh.
- Bilancia i radiatori e spurga l’aria per ottenere calore uniforme.
Ogni grado in più può valere circa il 5–7% di consumo in più: la zonizzazione aiuta a compensare.
Domande frequenti
I 19 gradi sono diventati “troppo freddi”? Non per tutti. Per adulti in buona salute possono essere il limite inferiore del comfort. Per la maggior parte, 20–21 °C nelle aree di vita rispecchia ciò che si fa davvero senza penalizzare il portafoglio se la casa è in ordine.
Qual è la temperatura più sana in inverno? Almeno 18 °C negli ambienti vissuti. Meglio 20–21 °C in soggiorno e 17–19 °C in camera, calibrando per età e condizioni fisiche.
Meglio tenere acceso basso tutto il giorno o a orari? In case isolate conviene seguire la routine con programmazione a fasce. In abitazioni molto disperdenti, un fondo lieve continuo può evitare raffreddamenti profondi. Prova per una-due settimane e confronta consumi e comfort.
Vestirsi di più basta a scaldare meno? Gli strati aiutano, soprattutto per periodi brevi. Con persone vulnerabili serve una base termica stabile e moderata, non solo pile e plaid.
Spunti complementari per fare meglio
Controlla gli spifferi: guarnizioni su cassonetti e infissi spesso valgono mezzo grado percepito. Se hai una caldaia a condensazione, riduci la temperatura di mandata finché i radiatori restano efficaci: favorisce la condensazione e taglia i consumi. Metti un promemoria settimanale per arieggiare a “colpi” brevi, così ossigeni l’aria senza raffreddare i muri.
Vuoi una mini-simulazione casalinga? Per 7 giorni imposta 20 °C in soggiorno e 18 °C nelle camere con valvole. La settimana dopo, profilo unico a 19,5 °C. Confronta ore di funzionamento, umidità e come ti senti. Scegli la curva che ti fa vivere meglio a parità di spesa, o la spesa migliore a parità di comfort. Ricorda i gruppi a rischio: neonati, anziani e malati cronici richiedono margini più caldi e ambienti asciutti.






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