Ogni volta che accendo il camino, qualcuno sta peggio" : cosa cambia per te da dicembre 2025

Ogni volta che accendo il camino, qualcuno sta peggio” : cosa cambia per te da dicembre 2025

Ogni volta che accendo il camino, qualcuno sta peggio" : cosa cambia per te da dicembre 2025

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Nel Regno Unito prende forma un giro di vite sui fumi domestici. Il governo punta ai modelli più inquinanti e a regole più strette nelle aree urbane, senza strappare il camino dal salotto. Ma la direzione è tracciata: meno fumo, più salute, scelte più accorte quando si compra o si accende una stufa.

Che cosa cambia per le stufe a legna

Il nuovo Environmental Improvement Plan (EIP) di un governo a guida Labour prevede lo stop alla vendita dei modelli più vecchi e fumosi di stufe a legna e multifuel. Chi possiede già un impianto potrà continuare a usarlo, almeno per ora. Il giro di vite agisce sul mercato: in futuro si potranno vendere solo apparecchi che rispettano standard di emissione più severi.

Obiettivo dichiarato: ridurre il particolato nei salotti e nei quartieri senza imporre rimozioni forzate, spingendo gradualmente verso tecnologie più pulite.

Per rivenditori, installatori e famiglie che stanno ristrutturando, il messaggio è chiaro. L’era delle stufe economiche ma fumose si avvicina al tramonto. Conviene guardare fin d’ora alle etichette emissive e alle certificazioni indipendenti.

Aree di controllo del fumo più severe

Nelle Smoke Control Areas, zone urbane nate dopo le grandi nebbie industriali degli anni ’50, potrebbero arrivare limiti aggiuntivi su combustibili, camini e caminetti.

  • Selezione più rigida dei combustibili solidi ammessi
  • Soglie più strette per le emissioni di particolato fine
  • Maggiore attenzione ai casi di fumo molesto dai comignoli

Prima dei cambiamenti è prevista una consultazione pubblica. L’esecutivo ha promesso di valutare l’impatto sulle famiglie che si scaldano a legna, specialmente in case isolate e fuori rete. Verrà tutelato anche lo spazio per tradizioni stagionali come Bonfire Night e Diwali, con regole più controllate ma senza cancellazioni.

La consultazione punta a tagliare i fumi da stufe e falò senza spegnere le celebrazioni di comunità basate su fuoco e luce.

Perché il pm2,5 è al centro del dibattito

La spinta politica viene dai dati sul particolato fine, il PM2,5. Sono particelle piccole, capaci di penetrare in profondità e di entrare nel sangue. Il focolare domestico contribuisce in modo non trascurabile a questo inquinante: stufe a legna, camini aperti e combustioni simili fanno quota rilevante delle emissioni nazionali.

L’Organizzazione mondiale della sanità considera il PM2,5 il contaminante più insidioso per la salute di larga parte della popolazione. I rischi riguardano apparato respiratorio e cardiovascolare, con effetti che toccano adulti e bambini.

Effetto sanitario Meccanismo possibile
Asma e broncospasmo Irritazione delle vie aeree e attacchi più intensi
Cuore e circolazione Aumento di eventi ischemici e pressione più instabile
Polmoni a lungo termine Perdita di funzione respiratoria nei soggetti fragili
Crescita infantile Sviluppo polmonare più lento e più ricoveri

Il Regno Unito punta a obiettivi più stretti per il PM2,5 entro il 2030, allineandosi sempre di più agli standard europei. Attivisti come Rosamund Kissi-Debrah, promotrice di “Ella’s Law”, vedono passi avanti ma chiedono un percorso legale più netto verso aria pulita in tempi certi.

La reazione del settore

Il comparto delle stufe non parte da zero. HETAS, che rappresenta produttori e installatori, spinge su standard volontari come “Cleaner Choice” per certificare apparecchi con emissioni ridotte. L’industria preferisce un passaggio graduale: meno camini aperti, stufe moderne ben installate, canne fumarie più efficienti, combustibili di qualità. Un divieto totale dall’oggi al domani non è sul tavolo.

Il settore chiede regole “pratiche e applicabili” e strumenti per aiutare le famiglie ad aggiornarsi e a bruciare nel modo corretto.

Cosa significa per te

Se hai già una stufa

Nessuno verrà a portartela via. Cambia l’attenzione a come la usi e a cosa bruci, soprattutto in città. Aspettati linee guida più precise e, col tempo, possibili obblighi su manutenzione e combustibili.

  • Usa legna stagionata o essiccata in forno, con bassa umidità
  • Fai pulire la canna fumaria regolarmente
  • Evita scarti verniciati, legno umido e rifiuti
  • Riduci l’uso quando la qualità dell’aria locale peggiora

Se stai pensando di installarla

Valuta modelli con certificazioni emissive aggiornate. Una stufa scadente rischia di diventare presto obsoleta. Cresceranno soluzioni a pellet pulito, stufe a bassissime emissioni e impianti ibridi in cui la fiamma serve più all’atmosfera che al riscaldamento principale.

Tradizione, costi e aria pulita

Il camino richiama ricordi e indipendenza energetica, soprattutto durante i picchi dei prezzi. Ma chi vive in condominio o in quartieri densi subisce il fumo altrui senza poterlo evitare. Da qui il tentativo di conciliare memoria, portafoglio e salute pubblica. Possibili aiuti futuri includono incentivi per sostituire camini aperti con stufe moderne o pompe di calore, microfinanziamenti per l’isolamento e schede pratiche per feste di comunità con bracieri controllati.

Meno dispersioni termiche in casa significa meno fuoco da accendere. L’isolamento spesso rende superflua la combustione nei giorni miti.

Consigli pratici per tagliare fumo e odori

  • Preferisci piccoli fuochi ben ventilati, non braci lente e soffocate
  • Controlla la dimensione della stufa rispetto alla stanza
  • Stocca la legna al coperto, con ricircolo d’aria
  • Valuta bricchetti certificati, più uniformi e asciutti
  • Installa un rilevatore di particolato low-cost per capire quando ridurre l’uso

Tre scenari tipici e come muoverti

Situazione Rischio Mossa utile
Stufa vecchia in città Fumo molesto e limiti locali più severi Programma upgrade a modello certificato e usa solo legna secca
Camino aperto in casa di campagna Scarsa efficienza, più fuliggine Valuta inserto chiuso o stufa a pellet con canna dedicata
Nuova ristrutturazione Rischio di investire in tecnologia superata Scegli apparecchi con standard avanzati e prepara la casa all’ibrido

Cosa osservare nei prossimi mesi

La consultazione definirà i dettagli: modelli ammessi alla vendita, limiti nelle Smoke Control Areas, possibili step successivi entro il decennio. Se stai pianificando interventi sull’impianto, considera che il quadro normativo potrebbe stringersi. La fiamma in salotto tenderà a diventare un piacere occasionale, alimentato meglio e con più attenzione all’aria condivisa.

Informazioni utili per fare scelte concrete

Vuoi ridurre subito il rischio? Un misuratore di umidità per la legna costa poco e ti evita gran parte del fumo: se il valore resta alto, rimanda l’accensione. Se stai passando al pellet, verifica provenienza e certificazioni, perché la qualità varia e incide su emissioni e resa. Valuta anche una combinazione con pompe di calore: la stufa resta per l’atmosfera o per i giorni più freddi, mentre il resto dell’inverno lo copre un sistema elettrico efficiente.

Un altro fronte riguarda l’uso responsabile in condominio. Accendi nelle ore meno sensibili, avvisa i vicini più esposti e mantieni la canna fumaria in perfetto ordine. In molte città si ragiona su patti di buon vicinato: una semplice chat di scala riduce conflitti e chiusure forzate. Per le comunità che organizzano falò, pianifica con anticipo, scegli legna pulita e secca, prevedi punti di osservazione del fumo e spegnimento rapido. La celebrazione resta, ma con regole che proteggono bambini, anziani e chi soffre di asma.

Infine, se temi i costi di un upgrade, informati sui programmi locali: possono arrivare prestiti agevolati per canne fumarie nuove, contributi per l’isolamento del sottotetto e sconti su apparecchi certificati. Sommando piccoli interventi, il fabbisogno di calore scende. E quando il camino arde, il quartiere respira meglio.

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