Se lo cogli, un regalo in denaro diventa naturale e senza frizioni.
Non parliamo di trucchi da manuale, ma di una consuetudine riconosciuta dalla legge. In Francia, pochi sfruttano davvero questa finestra, anche se basta coordinare la data giusta con un gesto coerente. Dicembre 2025, con le feste e i grandi raduni di famiglia, è il terreno perfetto per capirlo e usarlo con criterio.
Che cos’è il présent d’usage e perché riguarda anche te
Il présent d’usage è un “regalo d’uso” legato a un’occasione precisa: una ricorrenza, una festa, un traguardo personale. L’amministrazione francese lo considera parte della vita sociale, non un anticipo di eredità. Il denaro passa di mano senza imposta di donazione e senza intaccare le franchigie successorie, a patto che la somma sia proporzionata alla situazione economica di chi dona.
Il perimetro è pratico: occasione vera, importo ragionevole, tracciabilità. Così il dono resta fuori dall’eredità e fuori dalle imposte.
Occasione prima del denaro
La chiave è l’evento. Senza un motivo identificabile, il bonifico rischia di apparire come una donazione ordinaria. Ecco le ricorrenze che reggono meglio il controllo:
- Compleanni e “soglie” d’età, come 18 o 30 anni
- Matrimoni e unioni civili
- Feste religiose o comunitarie ricorrenti
- Successi scolastici e universitari
- Grandi momenti familiari, ad esempio il pensionamento
Le tradizioni contano. Natale, Capodanno, Pasqua, Ascensione, Assunzione, così come Eid al-Fitr, Eid al-Adha, Pesach o Yom Kippur, sono date che giustificano da sempre “la busta” o un trasferimento. Se il dono è fatto pochi giorni prima o dopo, purché la causale richiami chiaramente l’evento, la prassi lo ricomprende nella stessa cornice.
La famosa “finestra di 10 giorni” è una cintura di tolleranza: contano contesto e coerenza più che il giorno esatto.
Proporzione, non tetto fisso
La normativa non prevede un massimale scritto. Parla di proporzione. Il regalo deve restare compatibile con redditi e patrimonio del donatore. Nella pratica, consulenti e verificatori usano spesso una bussola informale: intorno al 2–2,5% del reddito annuo, il rischio di contestazioni diminuisce. Non è una regola legale, ma una soglia di comfort che ricorre negli accertamenti.
| Reddito netto annuo del donatore | Forchetta indicativa del regalo (circa 2–2,5%) | Contesto tipico |
|---|---|---|
| €30.000 | €600–€750 | Busta per Natale o premio maturità |
| €60.000 | €1.200–€1.500 | Matrimonio o compleanno “importante” |
| €120.000 | €2.400–€3.000 | Più nipoti o più ricorrenze nello stesso periodo |
Il quadro complessivo pesa più del singolo bonifico. Un pensionato con risparmi modesti che invia €5.000 in un colpo può attirare domande. Un professionista con patrimonio solido che distribuisce regali coerenti a più figli durante le feste appare più credibile.
Perché questi regali non toccano l’eredità
Fuori dal calcolo successorio
Il présent d’usage non rientra nella massa ereditaria. Il notaio non lo ricalcola, gli eredi non possono chiederne la “riunione” ai fini della divisione, e non consuma alcuna franchigia su future donazioni o sull’asse finale.
È un gesto legato a un momento, non una fetta anticipata di eredità. Per questo non altera le quote future.
Questo crea due effetti. Chi dona conserva integralmente gli spazi fiscali per eventuali trasferimenti formali. Chi riceve regali ricorrenti ottiene un vantaggio finanziario immediato che non comparirà nell’inventario della successione. Molte famiglie usano questa asimmetria per sostenere oggi un figlio più esposto, senza riscrivere l’assetto complessivo.
La linea sottile con la donazione tassata
Se l’uso diventa abuso, l’amministrazione può riqualificare il regalo come donazione manuale imponibile. I segnali d’allarme più comuni sono:
- Mancanza di un evento preciso a cui collegare il trasferimento
- Importi tali da intaccare lo stile di vita di chi dona
- Ripetizione di somme elevate alla stessa persona senza occasione
- Indizi di aggiramento delle regole successorie, specie a danno della quota di legittima
La riqualificazione porta imposta di donazione, interessi e sanzioni. E il trasferimento può rientrare nella massa ereditaria per tutelare le riserve dei figli.
Quali date contano davvero
Feste note e ricorrenze ricorrenti
Le linee guida citano le grandi feste religiose e familiari. Nei controlli, però, pesano anche date che segnano ricorrenze personali o pubbliche. Se una famiglia si riunisce ogni primo weekend di giugno e lì consegna le buste, la continuità nel tempo rende il gesto più difendibile. Alcune sentenze hanno accettato trasferimenti intorno a fine maggio o inizio ottobre quando la causale e le abitudini lo sostenevano.
La coerenza batte il calendario: meglio un bonifico tre giorni prima con causale “Natale 2025” che una somma casuale a metà mese.
Da evitare sono bonifici corposi sparsi durante l’anno con descrizioni generiche come “aiuto” o “sostegno”. Difenderli come uso sociale diventa complicato.
Come blindare il regalo familiare
Tracciare, etichettare, documentare
- Preferisci il bonifico al contante, così resta la traccia bancaria.
- Scrivi una causale esplicita: “Regalo compleanno 18 anni” o “Eid 2025”.
- Conserva inviti, messaggi o email che citano l’evento e l’intenzione di fare un regalo.
Questi dettagli mostrano il legame tra data e gesto. Limitano anche le tensioni tra fratelli, che altrimenti potrebbero scoprire vecchi movimenti senza contesto.
Quando parlare con un notaio o un consulente
Per somme di poche centinaia di euro, molte famiglie agiscono senza intermediari, facendo solo un rapido controllo rispetto al reddito. Quando l’importo sale a qualche migliaio di euro, conviene un parere tecnico. La valutazione include età, salute, patrimonio, precedenti donazioni e equilibrio tra i figli. La soglia di “ragionevolezza” non è uguale per tutti.
Una simulazione e un piano pratico
Una famiglia tipo
Immagina una coppia di pensionati residenti in Francia con reddito annuo complessivo di €40.000 e due nipoti adolescenti. Applicando la bussola del 2–2,5%, il margine annuo per regali d’uso si colloca attorno a €800–€1.000. Un piano semplice per dicembre 2025 e l’anno successivo potrebbe essere:
- Natale: €250 a ciascun nipote con causale “Natale 2025”.
- Compleanni: €100 per ognuno, con causale “Compleanno 16 anni”.
- Eventuale promozione scolastica: €100 bonus con causale “Diploma”.
Così i ragazzi ricevono un sostegno concreto e tracciato. La coppia non consuma franchigie e resta in sicurezza fiscale.
Rischi, vantaggi e combinazioni possibili
I vantaggi: nessuna pratica notarile, zero imposta, flessibilità nel rispondere a bisogni urgenti (trasloco per studio, patente, caparra affitto). Il rischio sta nell’elasticità del concetto di “ragionevole”. Un regalo normale a 55 anni può risultare eccessivo a 80, se nel frattempo il donatore dipende da quei fondi. Gli eredi possono chiedere al giudice di riqualificare i trasferimenti sproporzionati.
Per patrimoni più elevati funziona un approccio misto: presenti d’uso per sostegni periodici legati a ricorrenze, donazioni formali per passaggi di ricchezza strutturati. Così si limita l’attrito fiscale e si riduce il rischio di contenziosi tra eredi.
Dettagli utili da non trascurare
Annota sempre la causale con la data dell’evento. Se il bonifico parte tre o quattro giorni prima, scrivi il riferimento alla ricorrenza (“Capodanno 2026”) per ancorarlo alla finestra temporale. Evita serie di trasferimenti simili alla stessa persona senza motivo dichiarato: anche piccole somme, se ripetitive e sganciate da occasioni, possono destare sospetti.
Il présent d’usage non sostituisce gli strumenti notarili quando vuoi riequilibrare in modo permanente tra i figli o finanziare un acquisto importante. In quei casi, una donazione formale garantisce certezza giuridica, tutela le quote di legittima e previene contestazioni future. Chi vive tra due Paesi dovrebbe verificare le regole di residenza fiscale e le eventuali differenze di trattamento per non creare conflitti di legge.
Un ultimo controllo pratico: costruisci un piccolo registro domestico dei regali d’uso, con data, causale, importo, evento e reddito annuo stimato del donatore. In caso di verifica, dimostra costanza, proporzione e legame con l’occasione. È spesso ciò che fa la differenza tra un dono sereno e un contenzioso sgradito.







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