Come mantenere i reni «in forma» il più a lungo possibile. Le 8 regole d'oro per tenerli in salute

Come mantenere i reni «in forma» il più a lungo possibile. Le 8 regole d’oro per tenerli in salute

Come mantenere i reni «in forma» il più a lungo possibile. Le 8 regole d'oro per tenerli in salute

Posted by

Una signora posa con cura il vasetto di urina sul banco come se fosse un bicchiere di cristallo, un ragazzo scorre il telefono con l’aria distratta, un uomo in giacca attende con quella pazienza nervosa di chi “ha poco tempo”. La macchinetta del caffè sbuffa, si parla del traffico, dei figli, della pioggia che non arriva. Nessuno parla dei reni. Lavorano in silenzio, non fanno scena, non chiamano l’attenzione finché, a volte, è tardi. In quell’aria di attesa sospesa penso a quante vite complicate, notti troppo corte, pasti veloci passano dai loro filtri invisibili. E a quanto poco ci chiedono in cambio. Una cosa sola: rispetto.

Reni, silenziosi ma centrali

I reni sono due tecnici infaticabili che non timbrano il cartellino. Filtrano sangue senza sosta, regolano acqua e sali, tengono a bada la pressione, attivano la vitamina D. Se tutto va bene, non li senti. È proprio questo il punto: l’assenza di sintomi ci fa credere che vada sempre bene. Poi arriva un numero su un referto a ricordarci la realtà.

In Italia si stima che circa un adulto su dieci abbia segni di malattia renale cronica, spesso senza saperlo. Capita a tutti quel momento in cui un esame di routine mette un asterisco accanto alla creatinina o rivela albume nelle urine. Ricordo uno zio, maratoneta della domenica: “Io sto bene”, diceva. Finché il medico non gli spiegò che “bene” non significa “protetto”. Cambiò poche abitudini e guadagnò anni di serenità.

Come si usurano i reni? La pressione alta spinge sul microfiltro, lo zucchero in eccesso lo graffia, il sale trattenuto lo costringe a lavorare in modalità emergenza. Anche l’abuso di antinfiammatori toglie ossigeno a quel delicato circuito. Il bello è che la traiettoria non è inevitabile. Con piccoli gesti quotidiani si può ridurre l’infiammazione, alleggerire il carico, dare respiro al filtraggio. La prevenzione renale vive nella somma delle scelte minime.

Le 8 regole d’oro: semplici, concrete, sostenibili

Parto dall’acqua, la più dimenticata: 6–8 bicchieri al giorno, modulati con il caldo e l’attività. Regola rapida: se l’urina è chiara paglierino, sei sulla strada giusta; se è scura, bevi di più. Poi il sale. Ridurlo non vuol dire rinunciare al sapore: usa spezie, erbe, limone, tostatura. Chi cucina “sporca” di sale a fine cottura ottiene più gusto con meno grammi. Piccoli trucchi, grande impatto.

Secondo gesto: muoversi. 150 minuti a settimana di cammino svelto proteggono la pressione e, a cascata, i reni. Terzo: dormire 7 ore quando si può, perché il rene ama i ritmi. E i farmaci? Non di rado si prende un antinfiammatorio come fosse una caramella. Diciamolo: nessuno lo fa davvero ogni giorno. Ma il “quasi ogni giorno” esiste, e lì nascono guai. Se sei disidratato, febbricitante o già in terapia per la pressione, valuta un’alternativa con il medico.

Quarto capitolo: alimentazione. Proteine sì, ma senza gare a chi ne mangia di più. Per chi è sano, rimanere nell’ordine di 0,8–1 g per kg di peso al giorno è una bussola sensata. Attenzione a salumi, formaggi stagionati, piatti pronti: spesso contengono additivi fosfati che stressano il rene. La prevenzione parte da gesti minuscoli.

“I reni amano la normalità: pressione sotto controllo, zuccheri stabili, poco sale, niente eccessi. Non chiedono altro”, mi disse una nefrologa con il sorriso di chi vede miglioramenti veri.

  • Riduci il sale: resta sotto i 5 g di sale al giorno (circa 2 g di sodio). Leggi le etichette, limita snack e salse pronte.
  • Controlla la pressione: punta a valori sotto 130/80 se hai fattori di rischio. Misurala a casa, seduto, due volte a settimana.
  • Domare lo zucchero: se hai prediabete o diabete, stabilità prima di tutto. Piatti completi, porzioni misurate, camminata dopo i pasti.
  • Bevi con criterio: 1,5–2 litri al giorno, di più con caldo/attività. Evita le bibite zuccherate e le cole con acido fosforico.
  • Non abusare dei FANS (ibuprofene, ketoprofene, diclofenac): specialmente se disidratato o in combo con ACE-inibitori/diuretici.
  • Proteine sì, ma senza esagerare: privilegia legumi e pesce, alterna carni bianche, riduci le rosse. Se fai molta palestra, parla col nutrizionista.
  • Peso, movimento, fumo: muoviti regolare, mantieni un IMC equilibrato, smetti di fumare. Il fumo riduce il flusso renale.
  • Check-up intelligenti: creatinina ed eGFR, esame urine con albuminuria una volta l’anno se hai ipertensione, diabete o familiarità.

Mettersi dalla parte dei reni, ogni giorno

È nel desiderio di sentirsi leggeri che i reni trovano alleati. Non serve cambiare tutto in una settimana: serve scegliere cosa cambiare ora e cosa tra un mese. Un patto semplice con te stesso: una camminata dopo cena, la borraccia alla scrivania, un pizzico di sale in meno, la pressione annotata in un quaderno. Capita di sgarrare e va bene così. L’importante è rientrare in carreggiata senza drammi, con quel tipo di tenacia gentile che fa durare le cose. E quando la vita si fa caotica, ricorda la bussola: acqua, poco sale, movimento, sonno, attenzione ai farmaci. Sembra quasi niente. E invece sposta il futuro.

Punto chiave Dettaglio Interesse per il lettore
Idratazione furba Urina colore paglierino, 6–8 bicchieri/giorno, più con caldo e sport Regola semplice da applicare senza contare i millilitri
Pressione e sale Meno di 5 g di sale/die; obiettivo pressorio sotto 130/80 con rischio Riduce infarti, ictus e usura renale in un colpo solo
Farmaci e abitudini Limitare FANS, proteine senza eccessi, movimento costante Previene danni “silenziosi” e mantiene energia quotidiana

FAQ :

  • Quanta acqua devo bere se ho i reni sani?Di base 1,5–2 litri al giorno, adattando a caldo, sudorazione e sport. Usa il colore dell’urina come guida: chiara è ok, scura indica che serve bere di più. Evita abbuffate d’acqua in poco tempo.
  • Che valori di pressione proteggono i reni?In assenza di patologie, stare sotto 135/85 è già buono; con rischio renale o cardiovascolare, puntare a circa 130/80. Misurala a riposo, seduto, due volte, e registra la media.
  • Quante proteine posso mangiare?Se sei sano: 0,8–1 g/kg di peso al giorno. Se fai sport intenso puoi salire un po’, ma senza esagerare. Con malattia renale, spesso si scende a 0,6–0,8 g/kg con guida specialistica.
  • Posso prendere ibuprofene per i dolori?Occasionalmente sì, se sei ben idratato e non hai problemi renali noti. Evitalo se hai febbre con vomito/diarrea, prendi ACE-inibitori o diuretici, o hai eGFR ridotto: chiedi al medico un’alternativa.
  • Quali esami servono e ogni quanto?Creatinina con eGFR ed esame urine con albuminuria. Se hai diabete, ipertensione, obesità o familiarità, falli una volta l’anno. In assenza di rischi, anche ogni 2 anni va bene come screening.

Categories:

Tags:

0 risposte a “Come mantenere i reni «in forma» il più a lungo possibile. Le 8 regole d’oro per tenerli in salute”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *