Le prossime ore promettono fiocchi fin quasi al piano e cumulate che, dove l’orografia aiuta, supereranno il mezzo metro. La domanda non è se nevicherà: è dove e con quale intensità.
Il barista tira giù la serranda a metà e guarda la strada vuota; i fari tagliano una polvere bianca che non c’era un’ora fa. L’odore di legna bagnata, i passi che scricchiolano, le prime risate dei ragazzi con il cappuccio alzato. Sulle colline di casa la neve arriva sempre così: in punta di piedi, poi all’improvviso prende coraggio. L’aria è *tagliente* e punge le guance, i cani annusano l’asfalto come fosse nuovo. Un camion passa lento, il sale cade a ventaglio, il silenzio ricuce tutto. Qualcuno chiede: “Scenderà ancora?”. La risposta s’intravede già nei radar. E stavolta scende davvero.
Neve in arrivo: le zone a bassa quota e gli accumuli attesi
Il segnale più chiaro arriva dal Nord-Ovest: il cuscino freddo padano è pronto a ricevere fiocchi anche tra 200 e 400 metri, con episodi misti fino in pianura tra basso Piemonte e Oltrepò, e locali sorprese sull’entroterra ligure. Sulle Langhe, sul Monferrato e nell’Alessandrino le strade secondarie potranno imbiancarsi rapidamente, mentre nel Cuneese la neve troverà continuità e terrà meglio. Verso la Lombardia occidentale la linea di galleggiamento resta bassa, con rovesci che sotto le celle più intense potranno spingere la colonna fino al piano per brevi tratti.
Più a est la quota neve oscillerà tra 300 e 600 metri su Veneto e Friuli, con finestre più fredde in pedemontana, e accumuli seri oltre gli 800 metri su Trentino e Alto Adige. Al Centro la neve raggiungerà l’Appennino tosco-emiliano dai 500-700 metri, scendendo a tratti sui fondovalle interni di Toscana, Umbria e Marche, con rovesci coreografici intorno a 400-500 metri nelle ore più fredde. In Abruzzo e Molise i fiocchi balleranno tra 600 e 900 metri, intensificandosi lato adriatico per stau. In Sardegna, Barbagia e Gennargentu potranno fare il pieno oltre i 1000 metri, con episodi a 700-900 nelle valli più chiuse.
Gli scenari di accumulo raccontano una finestra attiva di 36-60 ore. Oltre mezzo metro su Alpi centro-occidentali e crinali dell’Appennino emiliano tra 900 e 1400 metri, 30-50 cm sui dorsali di Marche e Abruzzo oltre 1000-1200 metri, 15-30 cm su pedemontane venete e friulane. Sulle quote medio-basse i numeri oscillano: 5-15 cm in collina tra Piemonte, Liguria interna e Oltrepò, con locali 20 cm sotto i nuclei più persistenti. Sul Gennargentu 40-60 cm possibili oltre i 1300 metri. Sulle coste liguri non si esclude graupel o neve tonda durante gli scrosci più freddi.
Cosa fare adesso: piccoli gesti che contano
Chi guida parte avvantaggiato con pneumatici invernali e catene pronte, ma contano anche dettagli semplici: tergi puliti, liquido lavavetri antigelo, guanti nel cruscotto. Anticipare l’uscita di mezz’ora riduce molto lo stress e diluisce il traffico nei momenti clou. Per chi vive in collina, sale sul vialetto prima del calo serale e una pala vicino all’ingresso salvano tempo la mattina.
A tutti è capitato quel momento in cui apri la porta, vedi il bianco, e non sai da dove iniziare. Parti dai gradini, poi il vialetto, e lascia per ultima l’auto: la neve bagnata pesa e sposta i muscoli dove non pensavi. Diciamolo: nessuno lo fa davvero ogni giorno. Non servono maratone, bastano cicli corti di pulizia ogni 30-40 minuti durante i rovesci più intensi, così l’accumulo non ti travolge.
Per chi deve spostarsi, l’errore più comune è sottovalutare il “prima” e il “dopo” del fronte: le code nascono quando il fiocco sorprende chi è già in strada, e il ghiaccio arriva quando tutto sembra finito. Segui le allerte locali, punta sulle fasce orarie meno esposte, comunica il percorso a qualcuno se affronti tratti isolati. Se puoi, lavora da remoto nelle ore più critiche e liberi spazio a chi deve davvero muoversi.
“La neve a bassa quota non è spettacolo, è logistica: si gioca sui dettagli e sulle due ore giuste.” – tecnico viabilità, Appennino emiliano
- Quota neve in calo: 200-400 m Nord-Ovest, 300-600 m Nord-Est, 500-800 m Centro, 700-1000 m Sud e Isole.
- Mezzo metro in 36 ore: Alpi centro-occidentali e dorsali appenniniche oltre 900-1200 m.
- Allerta vento e ghiaccio: Bora sull’Adriatico, gelate notturne diffuse dopo il passaggio.
- Fasce critiche: tardo pomeriggio-sera e prime ore del mattino.
- Strade a rischio: statali pedemontane, valichi e rampe urbane in ombra.
Uno sguardo che resta aperto
La fotografia di questa nevicata è fatta di contrasti: pianure tiepide e colline fredde, rovesci che spingono giù la quota per mezz’ora e poi risalgono, strade pulite a sud della rotonda e bianche a nord. È il carattere dei fronti dinamici, che in Italia si piegano alle valli come l’acqua agli argini. Domani avremo numeri da confrontare e storie da raccontare, tra scuole che hanno anticipato l’uscita e negozi che hanno scelto di tenere aperto lo stesso.
Chi guarda dalla finestra cercherà il suo metro personale: quello della tettoia, del muretto, della siepe. I modelli danno una mappa, le case ne disegnano un’altra. È lì, nel punto in cui le due mappe si parlano, che capiamo quanto il meteo appartenga alla vita di tutti i giorni. Qualcuno scatta una foto, qualcuno manda un vocale, qualcuno allunga la mano e lascia che si posi un fiocco.
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
|---|---|---|
| Zone coinvolte | Nord-Ovest fino a 200-400 m; pedemontane venete e friulane; dorsali appenniniche; Barbagia | Capire dove nevicherà davvero vicino a casa |
| Accumuli | >50 cm oltre 900-1200 m; 5-20 cm tra 300-600 m con rovesci intensi | Stimare disagi, tempi di spostamento e servizi |
| Tempistiche | Fase attiva 36-60 ore, picchi serali e al primo mattino | Pianificare lavoro, scuola e viaggi |
FAQ :
- Quando arriva il clou della nevicata?Tra la sera e le prime ore del mattino, con una seconda finestra possibile nel pomeriggio seguente al passaggio del fronte.
- A che quota può imbiancare in pianura?Al Nord-Ovest episodi fino al piano nei rovesci più freddi; al Centro brevi sconfinamenti su fondovalle interni.
- Quali sono le aree con oltre mezzo metro?Alpi centro-occidentali e crinali appenninici oltre 900-1200 m; fino a 40-60 cm sul Gennargentu.
- Che rischi porta il vento?Bora sull’Adriatico con visibilità ridotta e wind-chill marcato; possibili condizioni da bufera in quota.
- Come mi preparo se devo guidare presto?Parti con gomme invernali, catene a bordo, liquidi antigelo e una pala piccola; scegli percorsi alternativi meno ripidi.







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